Fila ha chiuso il primo semestre 2019 registrando ricavi in crescita del 37,4% a 350,7 milioni, grazie al contributo di 87,2 milioni del gruppo Pacon, acquisito nel giugno 2018. Al netto di tale effetto, il fatturato dell’1H 2019 risulta in progresso del 2,4 per cento.
A livello operativo, l’Ebitda normalizzato è aumentato del 31,2% a 58,2 milioni, mentre il dato pro-forma ha registrato una crescita dell’1,3 per cento. Bene anche l’Ebit normalizzato (al netto dell’applicazione dell’IFRS 16 per 5,1 milioni), in progresso del 29,3% a 43,1 milioni includendo l’effetto M&A.
La società ha dunque chiuso il primo semestre 2019 con un utile netto normalizzato di 22 milioni, in crescita dai 15,5 milioni del pari dato 2018.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 521,9 milioni (al netto dell’effetto IFRS 16 per 80,5 milioni), in aumento dai 452,8 milioni di fine dicembre 2018. Tale variazione è principalmente riconducibile alla stagionalità del business e al Mark to Market relativo all’hedging su tassi di interesse.
Si segnala, inoltre, che Fila ha siglato a luglio un accordo per la cessione del ramo di azienda di Pacon inerente a Superior (marchio relativo a carta per sfondi set fotografici), per un valore di 10 milioni.
(segue approfondimento)