Il gruppo ha chiuso i primi sei mesi dell’esercizio con ricavi in crescita dell’8,5% a 52,1 milioni, beneficiando anche di componenti positive non ricorrenti per 1,1 milioni.
Migliorano i margini operativi, grazie alla minor incidenza dei costi e al buon andamento economico di tutte le aree di business. L’Ebitda è aumentato del 13% a 14,7 milioni, con una marginalità al 28,2% (+110 punti base).
Nel dettaglio, la business unit E&P ha aumentato di circa il 38% il proprio contributo ai risultati del gruppo con un Ebitda di 9,1 milioni dai 6,6 milioni nel primo semestre 2018, mentre le business unit downstream, pur evidenziando un calo, si sono mantenute su buoni livelli di marginalità.
La divisione Network and Transportation ha sostanzialmente confermato i buoni risultati del 2018 con un Ebitda di 3,6 milioni contro i 3,7 M del 1H18, mentre la business unit Retail ha conseguito un Ebitda in calo da 3,7 milioni a 3,1 milioni, risentendo in particolar modo dell’andamento climatico non favorevole.
In forte aumento l’Ebit, passato da 0,4 milioni a 5 milioni, anche grazie alla riduzione degli ammortamenti in ambito E&P. Sul dato 2018, inoltre, pesava l’esito negativo delle attività esplorative in Romania che aveva determinato l’integrale ammortamento dei costi sostenuti per la perforazione e la chiusura dei relativi pozzi per 3,5 milioni.
Il semestre si è chiuso con un utile netto di 3,1 milioni, rispetto alla perdita di 2,1 milioni registrata nel pari periodo 2018.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 52,2 milioni dai 42 milioni al 31 dicembre 2018, complice anche l’impatto di 6,1 milioni derivante dall’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.
Nel periodo, inoltre gli investimenti hanno manifestato una forte crescita passando da 5,7 milioni nel primo semestre 2018 a 21,4 milioni, per effetto dell’acquisizione degli impianti di distribuzione gas del comune di Fidenza e dell’avvio delle attività di sviluppo dei giacimenti gas in Romania.