Accelerano al rialzo le diverse Borse Europee dopo le vendite delle ultime sedute e in scia al rimbalzo di ieri di Wall Street, in un mercato che continua a mantenere un atteggiamento cauto in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte delle tensioni commerciali.
Intorno alle ore 11:40, il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,6% in area 20.750 punti. Il Dax di Francoforte guadagna l’1,4%, il Cac 40 di Parigi l’1,2%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,9% e il Ftse 100 di Londra lo 0,7 per cento.
La People’s Bank of China ha fissato il cambio con il dollaro a un valore più debole delle attese, mentre continuano le discussioni con Washington che ha designato Pechino come un “manipolatore valutario”.
Le autorità cinesi hanno dichiarato che la discesa della propria moneta è stata decisa dal mercato, affermando inoltre che essere etichettati come manipolatore dei tassi potrebbe avere pesanti conseguenze per l’ordine finanziario globale.
Nel frattempo a smorzare le tensioni sono arrivate le dichiarazioni del consigliere economico alla Casa Bianca, Larry Kudlow, che ha sottolineato l’intenzione degli Stati Uniti di mantenere fede all’impegno di riprendere i negoziati commerciali con Pechino a settembre.
Sul fronte macro, questa mattina è uscita la produzione industriale tedesca che a giugno ha messo in evidenza una contrazione dell’1,5% su base mensile, rispetto al -0,5% atteso dagli analisti e al +0,1% della rilevazione precedente (rivista da +0,3%).
Sul Forex, il dollaro arretra leggermente nei confronti dello yen a 106,25 mentre guadagna frazionale terreno verso la divisa europea a 1,1185. Ieri sono arrivate le affermazioni di alcuni esponenti della Federal Reserve a sostegno di ulteriori tagli dei tassi di interesse.
Continua il rialzo dell’oro, prossimo alla soglia dei 1.500 dollari l’oncia, mentre nel frattempo prosegue il ribasso del greggio con il Wti e il Brent rispettivamente a 58,69 dollari al barile (-0,4%) e 53,42 dollari al barile (-0,3%), in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,5% con il relativo spread in aumento a 207 punti.
Tornando a Piazza Affari, forti acquisti su Banco Bpm (+6,2%) dopo aver diffuso i conti della semestrale sopra le attese. Denaro anche su Buzzi (+3,3%) e Bper (+3,2%). In coda invece Unicredit (-4,2%) dopo aver diffuso stamane risultati inferiori alle attese e aver rivisto al ribasso la guidance sui ricavi.