Le principali Borse Europee cedono i guadagni della mattinata, con il Ftse Mib di Milano che vira in territorio negativo (-0,9%). Il Dax di Fraconforte guadagna lo 0,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,1% mentre l’Ibex35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra cedono lo 0,1 per cento.
Oltreoceano, Wall Street ha aperto in frazionale ribasso, scontando il riemergere dei timori su una possibile recessione, innescati dal calo dei treasuries. Timori sostenuti anche dagli interventi delle banche centrali di Nuova Zelanda, India e Thailandia che hanno annunciato a sorpresa un taglio dei tassi di interesse.
Il contesto di mercato resta inoltre sempre appesantito dagli ultimi sviluppi riguardanti la guerra commerciale tra Usa e Cina, nonostante il consigliere economico alla Casa Bianca, Larry Kudlow, abbia sottolineato l’intenzione degli Stati Uniti di mantenere fede all’impegno di riprendere i negoziati commerciali con Pechino a settembre.
Dichiarazioni che hanno smorzato i toni delle precedenti discussioni dopo che Washington aveva designato Pechino come un “manipolatore valutario”. Accuse che le autorità cinesi avevano prontamente sviato, sostenendo a sua volta che la discesa della propria moneta fosse stata decisa dal mercato.
Prosegue invece la diatriba Donald Trump – Fed. Il Presidente degli Stati Uniti è tornato nuovamente all’attacco, chiedendo a gran voce un taglio dei tassi di interessi più alto e più immediato.
Sul fronte dei dati macro, anche la contrazione della produzione industriale tedesca nel mese di giugno (-1,5% vs -0,5% consensus e +0,1% della rilevazione precedente) ha contribuito ad innalzare lo spettro di una possibile recessione che potrebbe colpire la Germania per la prima volta in sei anni.
Sul Forex, il dollaro arretra di conseguenza verso le altre divise: Eur/Usd a 1,1234 e Usd/Jpy a 105,62.
Continua il rialzo dell’oro a 1.520 dollari l’oncia, mentre crollano le quotazioni del greggio con il Wti e il Brent rispettivamente a 56,73 dollari al barile (-3,7%) e 51,56 dollari al barile (-3,9%).
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,3% con il relativo spread in aumento a 203 punti. Il T-Bond scende all’1,619%
Tornando a Piazza Affari, forti acquisti su Banco Bpm (+4,5%) dopo aver diffuso i conti della semestrale sopra le attese. Denaro anche su Bper (+2,5%) e Nexi (+2,1%). In coda Saipem (-3,1%) e UniCredit (-5,4%).