Moda (-0,8%) – Vendite sulle Big Cap, ok Cucinelli (+0,7%) dopo upgrade di Jefferies

Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a -0,8%, al di sotto del corrispondente indice europeo di confronto (+0,4%).

Il focus degli investitori è rivolto alle escalation commerciali tra Usa e Cina, che da ultimo hanno riguardato le questioni valutarie, dopo che ad inizio ottava lo yuan è sceso sotto i 7 dollari per la prima volta in undici anni.

Seduta in frazionale ribasso per le Big Cap con Salvatore Ferragamo a -0,1% e Moncler a -0,9 per cento.

Nelle Mid Cap denaro su Brunello Cucinelli (+0,7% a 28,12 euro), grazie all’upgrade degli analisti di Jefferies che hanno alzato il rating a “Buy” dal precedente “Hold” e ritoccato il target price a 34 euro (35 euro prima indicato).

Lettera, invece, su Tod’s (-4,3%). Secondo le stime degli analisti raccolte da Bloomberg nel 2Q 2019 i ricavi dovrebbero attestarsi a 245,4 milioni (-2,2% a/a).

Si segnala che questa sera, a mercati chiusi, la società svelerà i risultati dei primi sei mesi del 2019.

La migliore delle Small Cap è stata Ratti, in rialzo dell’1,8 per cento. Da nzio anno il titolo ha guadagnato oltre il 12 per cento.

Vendite contenute su Safilo (-0,4%), che ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile netto adjusted a 8,7 milioni.

In coda Piquadro (-5,4%), su cui proseguono le vendite nonostante i ricavi nel 1Q 2019/20 siano cresciuti del 37,3% a 33,4 milioni grazie al consolidamento di Maison Lancel, avvenuto nel giugno 2018.