Utility (+0,1%) – Snam (+1,4%) guida il settore

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici è rimasto sostanzialmente invariato (+0,1%), poco distante dal corrispondente europeo (+0,2%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1,5%).

Ad allentare parzialmente le tensioni la decisione di Pechino di fissare il cambio giornaliero a un valore più forte delle attese. Un intervento apprezzato dagli operatori e giudicato come uno sforzo per stabilizzare la valuta.

Sull’obbligazionario italiano, il rendimento del decennale è ritornato all’1,54%, con il relativo spread verso il bund tedesco in aumento a 210 punti base.

Tra le Big la migliore è stata Snam (+1,4%). Poco mosse invece le altre società del settore a maggiore capitalizzazione.

Tra le Mid hanno fatto meglio Acea e Iren, entrambe invariate, mentre tra le Small la migliore è stata Biancamano (+0,9%).

Segue TerniEnergia (+0,8%) che, attraverso la digital company del gruppo Softeco, si è aggiudicata due contratti quadro della durata di 24 mesi e rinnovabili per ulteriori 12 mesi rispettivamente per le aree SCADA e applicativi software per conto di Leonardo.