Prima metà di seduta caratterizzata da una forte prevalenza di segni negativi per i titoli del settore utility, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che, intorno alle 13:20, registra un -1,8% a fronte di un calo del 2,2% del Ftse Mib.
Ad alimentare le vendite sul settore, il nuovo rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con il rendimento del Btp a 10 anni all’1,78% (+25 punti base) e lo spread sul Bund balzato a 236 punti (+27 punti base).
Il tutto all’indomani delle dichiarazioni del vicepremier Salvini che ha aperto la crisi di governo, chiedendo di andare in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza e affermando di vedere come unica soluzione un ritorno al voto.
Questa mattina la Lega ha presentato in Senato una mozione di sfiducia al premier Conte.
Intanto cresce l’attesa per questa sera quando Fitch si pronuncerà sul rating dell’Italia, attualmente a ‘BBB’ con outlook negativo dopo che in febbraio l’agenzia americana aveva confermato il proprio giudizio.
Vendite diffuse su tutto il comparto a partire dalle Big con Hera che fa comunque meglio, con un -1 per cento, seguita da Enel (-1,6%), A2A (-2%), Snam (-2%) e Terna (-2,3%).
Italgas in coda a -4,3% appesantita inoltre dal downgrade sul titolo da parte di Goldman Sachs che ha abbassato la raccomandazione a sell dal precedente neutral, con un target price rivisto tuttavia a 5,25 euro dal precedente 5,20 euro.