Prevalgono ancora le vendite sui bancari a Piazza Affari. Intorno alle 10:15 il Ftse Italia Banche perde l’1,3%, appesantendo anche il Ftse Mib (-0,7%).
Andamento legato alla crisi di Governo che nei giorni scorsi aveva fatto schizzare lo spread con i governativi tedeschi sopra i 240 punti base. Questa mattina il differenziale Btp-Bund aveva aperto a 227 punti base, mentre intorno alle 10:15 si è riportato a 232 pb (dato comunque in calo rispetto ai 234 fatto registrare ieri in chiusura).
Oggi il Senato voterà il calendario della crisi, dopo che ieri la conferenza dei capigruppo non ha trovato un accordo sulla data per la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte.
All’incertezza politica italiana si aggiungono le frizioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, le tensioni per le proteste a Hong Kong e il crollo della Borsa argentina dopo che il presidente favorevole al mercato, Mauricio Macri, è stato sconfitto nelle elezioni primarie di domenica.
Tornando a Piazza Affari, tutte le banche sul listino principale registrano performance negative. Mediobanca (-0,9%) e Intesa Sanpaolo (-1,1%) perdono meno che l’indice di settore, mentre sono più pesanti Ubi (-1,5%), UniCredit (-1,7%), Bper (-1,8%) e Banco Bpm (-1,9%).