Cattolica ha archiviato il primo semestre 2019 con premi e margini operativi in crescita, beneficiando della partnership nella bancassurance con Banco Bpm. I premi sono saliti a 3,3 miliardi (+10,6% a/a), il risultato operativo a 156 milioni (+4,3% su base annua) e l’utile netto di pertinenza del gruppo a 61 milioni (+20,5% rispetto al primo semestre 2018).
“I risultati che presentiamo oggi confermano la traiettoria di crescita intrapresa con disciplina dal gruppo. Arriviamo a metà del piano industriale 2018- 2020 con un risultato operativo che segna un incremento per il sesto trimestre consecutivo, con una raccolta complessiva e un utile che crescono a doppia cifra e con una confermata profittabilità, a dimostrazione delle capacità tecniche e assuntive del gruppo e della forza distributiva tramite le proprie reti agenziali e bancarie”.
È con queste parole che Alberto Minali, Ad di Cattolica, ha commentato i risultati del primo semestre 2019.
“La solidità patrimoniale si attesta a 1,65 volte il requisito regolamentare, in miglioramento rispetto al precedente trimestre”, ha concluso il manager.
I premi lordi complessivi si sono attestati a 3,3 miliardi (+10,6% su base annua; -2,8% in termini omogenei e quindi escludendo la raccolta relativa alla partnership con Banco Bpm consolidata a partire dal secondo trimestre dell’anno scorso).
La raccolta premi riferita al ramo vita ha toccato 2,2 miliardi (+14,8% rispetto al primo semestre 2018; -5% su basi omogenee), supportata da un incremento dei prodotti linked (+37,2% a/a).
I premi generati dal ramo danni si sono fissati a 1,1 miliardi (+3% a/a; +1,1% su basi omogenee). Al suo interno, registra un calo a 552 milioni il segmento auto (-2,5% su base annua; -2,8% su basi omogenee) per effetto di azioni di recupero di reddittività realizzate attraverso l’aumento del premio medio e ad alcune specifiche azioni di pruning, mentre è in progresso a 538 milioni (+9,3% a/a) il segmento non auto.
Tale sviluppo risulta in linea con l’obiettivo di riequilibrare il mix del business danni a favore del ramo non auto. Il Combined ratio è salito al 93,4% (92,6% nel periodo di confronto) per via di una maggiore incidenza dei sinistri collegati agli eventi atmosferici, pari a 24 milioni, in aumento di 7 milioni rispetto al primo semestre 2018.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato operativo di 156 milioni (+4,3% rispetto al primo semestre 2018). Il Roe operativo è pari all’8,6% (+0,5 p.p.), nonostante la maggiore incidenza dei sinistri legati ad eventi atmosferici rispetto al periodo di confronto.
La gestione finanziaria è stata positiva per 252 milioni (258 milioni nel primo semestre 2018), in calo per effetto di una discesa di realizzi netti e di un generalizzato calo dei tassi di interesse.
Il periodo si è chiuso un utile netto di pertinenza del gruppo di 61 milioni (+20,5% su base annua).
Al fine giugno, il patrimonio netto consolidato sale a 2.331 milioni (2.255 milioni al 31 dicembre 2018).
Sul fronte della solvibilità, al 30 giugno 2019 il Solvency II ratio è pari al 165% (172% a fine 2018).