Mercati – Europa in rosso, Milano cede lo 0,6%

Mattinata in frazionale ribasso per le principali piazze europee ancora appesantite dalle tensioni geopolitiche globali e dai timori di una recessione economica. Penalizzanti gli ultimi risvolti ad Hong Kong e in Argentina, dove la sconfitta alle primarie di Macri ha portato ad un crollo del mercato locale e del pesos argentino.

Intorno alle ore 12:00, il Ftse Mib di Milano lascia sul terreno lo 0,6% in area 20.141 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Milano resta in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione politica italiana. E’ previsto per oggi alle ore 18:00 il voto sul calendario della crisi dopo che ieri la conferenza dei capigruppo non ha trovato un accordo sulla data per la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte.

Nel frattempo sull’obbligazionario italiano, il rendimento del decennale resta stabile all’1,66% con il relativo spread verso il bund tedesco a 228 punti.

Sempre sul fixed income, il differenziale tra il rendimento del Treasury decennale americano e quello del biennale ha toccato il livello più basso dal 2007, alimentando ancora una volta i timori di una possibile inversione della curva dei tassi e di una potenziale recessione.

Preoccupazioni sostenute anche dalla negativa lettura dello ZEW di agosto sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi. Il dato si è attestato a -44,1 punti, un calo più accentuato rispetto alle attese (-28 punti) e alla rilevazione di luglio (-24,5 punti). Il sotto-indice relativo alla situazione corrente è sceso a -13,5 punti dai -1,1 punti di luglio. Le previsioni degli analisti indicavano -6,3 punti.

Nel pomeriggio il focus si sposterà invece verso l’inflazione USA a luglio.

Sul forex, sostanzialmente stabile l’euro/dollaro in area 1,1208 mentre il biglietto verde continua a cedere terreno verso lo yen scendendo a 105,12.

Tra le materie prime, il WTI e il Brent scendono rispettivamente a 54,69 dollari al barile (-0,4%) e 58,27 dollari al barile (-0,5%). Corre invece l’oro a quota 1.541,95 dollari l’oncia (+1,6%).

Tornando a Piazza Affari, rimbalzano le utilities dopo le vendite delle ultime sedute: Snam (+1,3%), Terna (+0,7%), A2a (+0,6%), Italgas (+0,4%). In coda Moncler (-2,1%), Fineco (-2,2%) e Juventus (-2,4%).