Avvio di ottava poco mosso per il comparto petrolifero in linea con le quotazioni del greggio, con i future su Wti e Brent che, poco dopo la chiusura, scambiavano in sostanziale parità, rispettivamente a 54,6 e 58,6 dollari il barile.
Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha archiviato le contrattazioni in ribasso dello 0,1%, rispetto al -0,7% del corrispondente indice europeo.
Clima attendista anche per il Ftse Mib, che ha chiuso la seduta in calo dello 0,3% in area 20.265 punti, nel giorno in cui i capigruppo del Senato si sono riuniti per calendarizzare la mozione di sfiducia nei confronti del premier Giuseppe Conte.
Intanto, sul fronte internazionale, continuano a pesare le crescenti tensioni commerciali tra Usa e Cina, dopo che venerdì sera il presidente americano Donald Trump ha affermato che i negoziati in programma tra le delegazioni dei rispettivi paesi potrebbero essere annullati.
Tra le Big del comarto ha contenuto le perdite Eni (-0,2%), mentre hanno segnati forti cali Saipem (-2,4%) e Tenaris (-3,2%). Le azioni di quest’ultima hanno risentito dei risultati delle primarie in Argentina dove la società opera tramite Siderca, nonchè dal calo registrato nelle trivelle petrolifere operative in Usa.
In rosso anche entrambe le Mid Cap, con Maire Tecnimont a -2,3% e Saras a -1,7 per cento.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, D’Amico ha concluso le contrattazioni in calo dell’1,1%, seguita da Gas Plus (-2,8%).