Frena di nuovo il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 11:00 il Ftse Italia Banche perde il 2,2%, annullando i guadagni fatti registrare nella seduta di ieri (chiusa in rialzo del 2,6%) e appesantendo il Ftse Mib (-1,1%).
Le vendite sono giustificate dalla situazione politica italiana, nel mezzo della crisi di Governo e anche del rallentamento dei mercati mondiali, che stanno scontando i nuovi timori legati al rallentamento della crescita globale dopo i deludenti dati cinesi.
Per quanto riguarda l’Italia, ieri il Senato ha definito le tempistiche della crisi di governo calendarizzando per il 20 agosto le comunicazioni del premier Giuseppe Conte in aula, mentre si terrà il 22 agosto alla Camera la discussione sul taglio dei parlamentari.
In questo contesto lo spread Btp-Bund si attesta a 225 pb, dopo che ieri era sceso in area 222 pb.
Tutti in territorio negativo i bancari e tra i titoli del Ftse Mib le più pesanti sono Banco Bpm (-3%) e UniCredit (-2,9%), mentre stanno perdendo meno della media del settore sia Intesa Sanpaolo (-1,8%) che Mediobanca (1,3%).
Tra le Mid Cap Banca Popolare di Sondrio perde il 2,8%, Credem l’1,9% e Creval lo 0,7 per cento. Appena sotto la parità invece Mps (-0,1%).