In un report di ieri, Goldman Sachs ha alzato il proprio giudizio su Ferrari da neutral a buy e il target price da 141,9 a 163 euro, pari a un potenziale upside di circa il 15% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì.
I risultati in linea alle attese del secondo trimestre 2019 e la conferma della guidance non hanno sostanzialmente cambiato la valutazione della banca d’affari americana, che ritiene gli attuali livelli di prezzo del titolo un buon punto di entrata dato il recente ritracciamento delle azioni della Rossa dai massimi storici toccati lo scorso 17 luglio.
Goldman Sachs prevede che la casa di Maranello continuerà a migliorare la redditività, stimando una crescita dell’Ebitda nel periodo 2018-2021 a un tasso medio annuo del 13% grazie a un’ampia espansione della gamma prodotti.
A differenza delle altre case automobilistiche, infatti, Ferrari non non sta registrando debolezze nella domanda o nel portafoglio ordini, avendo una lista d’attesa per i propri modelli.
Inoltre, proseguono gli analisti di Goldman Sachs, a partire dal 2020 la società otterrà i primi benefici del della nuova SF90, con un prezzo di partenza superiore dell’80% a quello della precedente F8 Tributo che andrà a testare il suo potere di pricing.
Se tale nuovo modello dovesse rivelarsi un successo, il management potrebbe considerare di aumentare i prezzi o di introdurre nel portafoglio prodotti introducendo veicoli più costosi, con conseguenti benefici in termini di redditività.
Nel complesso, i giudizi degli analisti sul titolo raccolti da Bloomberg si dividono in 11 “buy” e 10 “hold” e 1 “sell” con target price medio a 12 mesi di 140,91 euro, di poco inferiore rispetto alle quotazioni attuali.