Mercati – Aumentano il rosso dopo avvio negativo Wall Street, Milano a -2,3%

Si allargano le perdite sui principali indici del Vecchio Continente dopo l’apertura in rosso di Wall Street anch’essa appesantita dai deludenti dati macro cinesi e dalle preoccupazioni riguardanti un rallentamento del ciclo economico.

Intorno alle ore 16:00, il Ftse Mib di Milano cede il 2,3%, il Dax di Fraconforte il 2%, il Cac40 di Parigi l’1,9%, l’Ibex35 di Madrid l’1,9% e il Ftse 100 di Londra l’1,3%. Oltreoceano, il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,5%, lo S&P500 l’1,5% e il Nasdaq l’1,7 per cento.

L’ottimismo infuso ieri dal rinvio delle tariffe Usa è stato subito smorzato dai deboli dati macro diffusi in giornata che hanno interessato la superpotenza asiatica e l’economia tedesca.

Entrando nel dettaglio, la produzione cinese dello scorso mese ha mostrato un incremento del 4,8%, il più debole dal 2002, al di sotto del 6% atteso dagli analisti e del 6,3% di giugno. Le vendite al dettaglio hanno segnato invece un aumento del 7,6%, inferiore tuttavia al +8,6% stimato dal consensus e al +9,8% della rilevazione precedente.

La lettura preliminare del Pil della Germania del secondo trimestre ha evidenziato un -0,1% su base congiunturale che, pur confermandosi in linea con quanto atteso, ha contribuito ad alimentare le preoccupazioni degli operatori.

Timori sostenuti anche dalla momentanea inversione della curva dei rendimenti dei titoli di stato americani tra la scadenza a due anni e quella a dieci. Evento che non accadeva dal 2007 e che storicamente ha anticipato una fase di recessione.

Per quanto riguarda l’Italia, ieri il Senato ha definito le tempistiche della crisi di governo calendarizzando per il 20 agosto le comunicazioni del premier Giuseppe Conte in Aula, mentre si terrà il 22 alla Camera la discussione sul taglio dei parlamentari.  Nel frattempo il rendimento del decennale italiano scende all’1,5% con il relativo spread verso il bund tedesco a 215 punti.

Sul forex, stabile il cambio euro/dollaro a 1,1174 mentre il arretra a 106,03 il cambio dollaro/yen

Tra le materie prime, in attesa della lettura dei dati EIA, scende il greggio con il Wti e il Brent rispettivamente a 55,08 dollari al barile (-3,6%) e 59,38 dollari al barile (-3,1%)

Tornando a Piazza Affari, resiste Nexi (+0,3%). In coda Tenaris (-4,3%) e Bper (-4,4%).