Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a -0,1%, leggermente sopra al corrispondente indice europeo di confronto (-0,2%).
A catalizzare l’attenzione degli investitori sono le vicende commerciali tra Pechino e Washington, con quest’ultima che ritarderà fino al 15 dicembre prossimo l’introduzione di dazi al 10% su tutta una serie di prodotti made in China, che dovevano entrare in vigore il prossimo 1° settembre.
In Europa, invece, a prendersi la scena è l’Italia con la sua situazione politica. Ieri sera, a mercati chiusi, si è tenuto il voto sul calendario della crisi, dopo che la conferenza dei capigruppo di inizio ottava non ha trovato un accordo sulla data per la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte.
Nel Ftse Mib lettera su Moncler (-0,2%), frenata probabilmente delle prolungate tensioni ad Hong Kong.
Lunedì, infatti, la maison del piumino ha annunciato la relocation della sua boutique di circa 100mq presso l’Aeroporto Internazionale del Paese, che è stato chiuso, sempre nella medesima giornata, vista l’occupazione dei manifestanti che ne hanno paralizzato i voli.
Acquisti, invece, su Salvatore Ferragamo, in rialzo dello 0,7 per cento.
Seduta a due velocità anche per le Mid Cap con Brunello Cucinelli a +0,9% e Tod’s a -1,6 per cento.
Geox (+2,4%) si è presa la scena tra le Small Cap. Da inizio anno il titolo ha guadaganto il 3,3 per cento.
Ben comprate anche Ovs (+1,2%) e Safilo (+1%).