Giornata di acquisti per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale, che ha segnato un progresso dell’1,9%, rispetto al +2% del corrispondente indice europeo, con i futures su Wti e Brent che, poco dopo la chiusura, scambiavano rispettivamente a +4,4% e +4,8%, a 57,4 e a 61,4 dollari il barile.
Dopo un avvio di seduta in rosso, positivi anche i principali Eurolistini che hanno invertito la rotta e archiviato la seduta con rialzi compresi tra lo 0,3 e l’1,4%, in scia alla riapertura dei colloqui tra Usa e Cina.
Il presidente americano Donald Trump ha infatti posticipato l’entrata in vigore di dazi su una serie di prodotti cinesi dall’1 settembre al 15 dicembre, mentre Pechino ha annunciato nuovi contatti telefonici con Washington entro fine agosto.
Nella giornata in cui si è tenuta la conferenza del Senato per la calendarizzazione della mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dell’1,4% in area 20.540 punti.
Nel settore petrolifero, ripartono gli acquisti su tutte le Big, con Eni (+1,9%) che, secondo fonti di stampa, ha ottenuto dal governo iracheno un contratto per la realizzazione assieme a BP di un oleodotto del valore di 400 milioni di dollari.
Rimbalzano Saipem (+2,8%) e Tenaris (+1,7%), dopo che quest’ultima, nella seduta precedente, aveva risentito delle vicende politiche in atto in Argentina.
Tra le Mid Cap, proseguono le vendite su Saras (-2,7%) e Maire Tecnimont (-1%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, buona intonazione per Gas Plus (+2,4%), mentre ha chiuso poco mossa D’Amico (-0,5%).