Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina in rialzo del 0,7%, in linea con l’analogo europeo (+0,4%), supportato dal rialzo del comparto bancario (+2,6%) e allineandosi al Ftse Mib (+1,4%).
La seduta di ieri è stata vissuta nell’attesa del voto sul calendario della crisi dopo che lunedì la conferenza dei capigruppo non ha trovato un accordo sulla data per la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte.
Nonostante l’incertezza il settore bancario ha chiuso la seduta in rialzo in scia alla contrazione dello spread e sulla speranza che un governo tecnico possa votare una manovra economica che non pesi ulteriormente sui conti pubblici.
La perfomance positiva dei bancari ha supportato così anche i titoli dell’asset management, tra i quali si mette in luce Fineco (+2,4%). Acquisti anche su Azimut (+0,6%), Anima (+1%) e Banca Generali (+0,9%).
Sul Ftse Mib positiva anche Exor (+1%) in scia alle performance delle partecipate e Nexi (+0,1%), che inizierà ad esplorare opportunità di aggregazione anche all’estero. Altra seduta positiva per Poste Italiane (+2,3%) che tenta il recupero dopo il tonfo di venerdì.
Nelle Mid Cap termina in parità illimity mentre inverte la rotta Banca Ifis (+3,3%), che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario.
Tra le Small Cap segno più su Banca Sistema (+0,2%), che intende crescere nella cessione del quinto. Mentre prevalgono le prese di profitto su Banca Intemobiliare (-11,4%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre.