Servizi Finanziari (-2,3%) – Resiste Banca Generali (+0,2%), flat illimity (-0,1%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina in calo del 2,3%, facendo peggio dell’analogo europeo (-1,7%), appesantito dal comparto bancario (-3%) e allineandosi al Ftse Mib (-2,5%).

Prevalgono le vendite sui principali listini europei, compreso quello italiano, in scia all’andamento sotto la parità di Wall Street smorzato dai deboli dati macro diffusi in giornata che hanno interessato la Cina e l’economia tedesca.

Per quanto riguarda il mercato italiano prevalgono le aspettative pessimistiche del mercato riguardo la situazione politica italiana sulla quale restano ancora molte incognite e sembra sfumare la realizzabilità di un governo tecnico che dovrebbe traghettare il Paese a nuove elezioni con i conti in ordine e senza il rischio di nuove tensioni con l’Unione Europea.

In tale contesto il comparto bancario ha chiuso la seduta in contrazione del 3% appesantendo anche i titoli dell’asset management, tra cui Fineco (-4,9%) e Azimut (-3,4%), Anima (-1,4%) mentre in controtendenza Banca Generali (+0,2%).

Sul Ftse Mib negativa anche Exor (-2,6%) in scia alle performance delle partecipate e Nexi (-0,7%), che come le sedute precedenti sta perdendo meno del settore.

Nelle Mid Cap termina poco sotto la parità illimity (-0,1%) mentre tornano le vendite su Banca Ifis (-6%) dopo il tentativo di rimbalzo di martedì (+3,3%), che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario.

Tra le Small Cap nuove prese di profitto su Banca Intemobiliare (-13,2%) e riduce così il guadagno delle ultime cinque sedute al 19 per cento.