Mercati – Milano maglia rosa (+1%) in Europa, focus su Bce dopo calo inflazione

Procede in rialzo la sessione dei principali indici azionari europei, seppur in rallentamento rispetto all’apertura, sostenuti dal buon andamento delle borse asiatiche e dei futures sugli indici di Wall Street.

Intorno alle 11:40 il Ftse Mib avanza dell’1% in area 20.530 punti, precedendo il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Intanto i derivati sugli indici americani guadagnano quasi un punto percentuale, preannunciando un avvio positivo dopo la chiusura in rialzo di venerdì.

Gli ultimi commenti di Trump sul commercio e gli stimoli economici varati dal governo cinese hanno momentaneamente allentato la pressione sui mercati, in attesa di indicazioni dall’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, in programma venerdì nel forum annuale di Jackson Hole.

Sul fronte macro, intanto, l’inflazione dell’area euro ha mostrato un nuovo rallentamento a luglio, fermandosi all’1% e rinforzando le attese per l’annuncio di nuove misure di sostegno da parte della Bce nella riunione di settembre.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro scambia poco mosso in area 1,11, mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen avanza a 106,6 in seguito ai dati sulla bilancia commerciale giapponese che hanno evidenziato un deficit superiore alle attese, conseguenza del calo delle esportazioni, soprattutto verso la Cina, anche per via delle tensioni commerciali.

Riducono i guadagni le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 55,2 (+0,6%) e 59 (+0,6%) dollari al barile dopo l’attacco con droni in Arabia Saudita che tiene vive le tensioni nel Medioriente.

Per quanto riguarda l’Italia, focus sempre sulla crisi di governo e sullo spread Btp-Bund, in risalita a 214 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,5 per cento.

A piazza Affari avanzano soprattutto Cnh (+3%) e Tenaris (+2,9%), acquisti anche su Pirelli (+2,4%). Flat le utilities, ben intonate le banche con Intesa a +2,2 per cento.