Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina in calo del 1,7% la settimana abbreviata (solo 4 sedute), facendo peggio dell’analogo europeo (-0,4%), non beneficiando della performance positiva del comparto bancario (+0,5%) e del Ftse Mib (flat).
Il settore non ha beneficiato della positiva seduta del comparto bancario fatta registrare venerdì. Seduta che gli ha permesso di rimediare alle vendite di inizio settimana.
Ottava vissuta nell’incertezza della situazione politica italiana che rimane in attesa del 20 agosto, giorno in cui il premier Giuseppe Conte sarà chiamato di fronte al senato per decidere se rassegnare le dimissioni direttamente o aspettare un voto di sfiducia in parlamento.
Intanto sembra allontanarsi la possibilità di elezioni politiche anticipate.
La seduta di venerdì ha beneficiato il settore bancario grazie alle dichiarazioni del membro della BCE Olli Rehn, il quale ha detto che a settembre la BCE annuncerà un pacchetto di stimoli oltre le aspettative.
In tale contesto il comparto bancario ha chiuso l’ottava in rialzo dello 0,5% ma non ha supportato i titoli dell’asset management, tra cui Fineco (-3,2%) e Azimut (-2,8%), Anima (+0,3%) e Banca Generali (-1,1%).
Sul Ftse Mib negativa anche Exor (-2,7%) in scia alle performance delle partecipate.
Nexi chiude sopra la parità (+0,3%) resistendo alle vendite sul settore.
Nelle Mid Cap si mette in luce Banca Farmafactoring (+1,7%) e termina in terreno positivo illimity (+0,5%) mentre prevalgono le vendite su Banca Ifis (-2,6%) che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario.
Tra le Small Cap nuove prese di profitto su Banca Intemobiliare (-14,5%).