Banca Finnat – L’utile netto balza a 4,3 mln (+80,7%) nel 1H 2019

Il gruppo Banca Finnat ha archiviato il primo semestre 2019 con un margine di intermediazione pari a 35,2 milioni (+7,6% rispetto al periodo di confronto), principalmente grazie al maggior margine di interesse e maggiori commissioni nette. Il periodo si chiude in utile per 4,3 milioni (+80,7% annuo), beneficiando anche di riprese di valore su crediti.

Il primo semestre 2019 di Banca Finnat è stato contraddistinto da un giro d’affari e margini in crescita.

Banca Finnat, nei primi sei mesi del 2019, ha riportato un margine di intermediazione salito a 35,2 milioni (+7,6% a/a).

L’andamento è stato supportato dalla crescita del margine di interesse a 7,8 milioni (+53,4% annuo) grazie al contributo positivo delle operazioni sul portafoglio di proprietà in Titoli di Stato e dalla crescita del margine di interesse sui finanziamenti alla clientela.

Solidi i ricavi delle commissioni nette a 25,7 milioni (+3,5% a/a) per via della crescita delle commissioni da attività di gestione di fondi immobiliare.

In diminuzione invece sia l’attività di negoziazione che gli altri ricavi. Questi ultimi sono stati appesantiti dal risultato negativo per 1,2 milioni delle “attività/passività valutate al fair value”  (rispetto al negativo di 693mila del periodo di confronto).

I costi operativi sono incrementati a 27,2 milioni (+6,6%). Nel dettaglio, i costi del personale sono aumentati a 19,2 milioni (+8,6% annuo), mentre gli altri oneri operativi sono rimasti sostanzialmente in linea a 8 milioni (+2,1% a/a).

Dopo avere contabilizzato riprese di valore per 0,7 milioni rispetto a rettifiche per 1,4 milioni del 1H 2018, il risultato netto di gestione si è attestato a 8,8 milioni (+51% a/a).

Il periodo si è chiuso in utile per 4,3 milioni (+80,7% annuo).

Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2019 gli impieghi aumentano a 1.927 milioni (+4,9% rispetto a fine 2018), al cui interno i crediti verso la clientela ammontano a 1.451 milioni (+5,5% rispetto al 31 dicembre 2018).

In rialzo anche la raccolta a 1.753 milioni (+5,8% rispetto a fine 2018), al cui interno quella da clientela si attesta a 1.724 milioni (+6,9% al 31 dicembre 2018).

Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine giugno il Cet1 si è attestato al 29,6% (29,8% al 31 dicembre 2018).