Intorno a mezzogiorno le borse europee viaggiano incerte, nonostante i dati macro sopra le attese della mattinata, in attesa di indicazioni in tema di politica monetaria dall’intervento di domani di Jerome Powell.
A piazza Affari il Ftse Mib guadagna un modesto 0,2% in area 20.900 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) mentre arretrano il Dax di Francoforte (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-0,5%).
Deboli anche i futures di Wall Street, che puntano verso un avvio prudente dopo i rialzi di ieri trainati dal settore retail in scia ad alcune trimestrali positive.
Ieri in searata sono state diffuse inoltre le minute della Fed, da cui è emersa una parziale contrapposizione fra i membri favorevoli e contrari ad un nuovo ribasso dei tassi dopo quello operato a luglio, anche se il direttivo è concorde sul quadro piuttosto solido dell’economia americana.
In tal senso sarà ancora più importante ascoltare le parole del presidente dell’istituto americano Powell, che domani interverrà dal forum annuale di Jackson Hole. Intanto, Donald Trump è tornato ad attaccare l’autorità monetaria e il suo governatore, mentre sul fronte del commercio ha dichiarato che probabilmente un accordo con la Cina si farà.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati preliminari di agosto relativi all’attività manifatturiera e terziaria dei principali Paesi europei, che hanno evidenziato valori superiori alle attese, pur confermando un quadro debole per quanto riguarda la manifattura.
Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene stabile a 1,108 mentre lo yen recupera terreno nei confronti del biglietto verde a 106,4. Poco mossa la sterlina a 1,213 dollari mentre si fa sempre più largo l’ipotesi di una Brexit senza accordo. Ieri tuttavia si è tenuto un incontro fra il premier britannico Boris Johnson e il cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha aperto sulla questione del “backstop” irlandese chiedendo a Londra di formulare una proposta alternativa entro un mese.
Nel comparto del reddito fisso, lo spread Btp-Bund scende ulteriormente a 196 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,30% mentre proseguono le consultazioni del Presidente della Repubblica, volte a valutare la possibilità di una nuova maggioranza.
Tra le materie prime, invertono la rotta le quotazioni del greggio con Wti a 56 (+0,6%) e Brent a 60,7 (+0,6%) dollari/barile, dopo il calo di ieri e stamattina nonostante la riduzione superiore alle attese delle scorte Usa evidenziata dai dati Eia.
Tornando a Piazza Affari, sono ben intonate le banche con Banco Bpm (+1,9%) in vetta al Ftse Mib. Bene anche Telecom Italia (+1,5%), Tenaris (+1,4%) e Juventus (+1,1%) mentre Ferrari (-1,5%), Unipol (-1,2%) e Moncler (-1,2%) viaggiano in rosso.