Banche (+1,2%) – Si mette Banca Popolare di Sondrio (+4,3%) e Banco Bpm (+2,2%)

Ieri il Ftse Italia Banche ha chiuso la seduta in rialzo del 1,2% in linea all’omologo europeo (+1%), mentre chiude sotto la parità il Ftse Mib (-0,1%).

Seduta positiva il comparto bancario che ha rallentato in chiusura.

Continuano le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con le forze politiche per valutare la possibilità di una nuova maggioranza formata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che arrivi a fine legislatura come alternativa al ritorno alle urne.

I mercati stanno scommettendo su una soluzione politica che riesca ad evitare le urne.

Intanto, i membri del board direttivo della Bce “hanno concordato con la reintroduzione di un orientamento accomodante alla forward guidance sui tassi d’interesse” per affrontare la fase di rallentamento dell’economia in corso nella eurozona. Lo si legge in un verbale della riunione di politica monetaria dello scorso 25 luglio.

Inoltre, la Bce starebbe anche valutando di offrire un maggiore sostegno al settore bancario, che veicola i finanziamenti all’economia reale, cercando di compensare le ricadute dei tassi negativi sui margini, si legge da fonti di stampa.

In questo contesto lo spread Btp-Bund, dopo essere sceso a 196 pb in mattinata, ritorna sopra i 200 pb durante la seduta salvo fissarsi a 199 punti base in chiusura.

Denaro su tutti i titoli del Ftse Mib, tra i quali si mete in luce Banco Bpm(+2,2%).

In rialzo anche Ubi (+1,3%), seguita da Ubi (+1,3%) e Unicredit (+1,3%) che sta valutando la cessione di Utp per un valore lordo di un miliardo.

Nelle Mid Cap, sopra la parità Mps (+0,1%) mentre è in gran spolvero Banca Popolare di Sondrio (+4,3%) che porta il guadagno delle ultime cinque sedute al 6,9 per cento.

In deciso rialzo sia Creval (+1,4%) che Credem (+2,6%)

Tra le Small Cap, è arrivato l’ok da parte della Bce sul piano di salvataggio di Carige, che rimane sempre sospesa dalle negoziazioni. Lunedì sera la banca ligure ha inoltre convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 20 settembre per deliberare sull’aumento di capitale necessario per l’esecuzione del piano di salvataggio.