Il gruppo Banco Desio ha archiviato il primo semestre 2019 con un margine d’intermediazione diminuito del 2% a 200,7 milioni e costi in leggera contrazione (-0,9%). Dopo rettifiche su crediti per 26,9 milioni, in calo del 42,1% rispetto al periodo di confronto, l’utile netto si è attestato a 23,5 milioni (13,6 milioni nel 1H 2018).
Banco Desio, nei primi sei mesi del 2019, ha riportato un margine di intermediazione pari a 200,7 milioni, un valore inferiore del 2% rispetto a quello del periodo di confronto.
Nel dettaglio, il margine di interesse si è incrementato a 108,1 milioni (+2,6% a/a) mentre le commissioni nette sono leggermente diminuite a 80,4 milioni (-1,2%). Positivo il contributo dell’attività di negoziazione titoli che ha portato i profitti da trading a 6,1 milioni, dato che comunque risulta in calo rispetto ai 8,3 milioni della prima metà del 2018.
I costi operativi sono diminuiti a 137,8 milioni (-0,9% annuo).
Nel dettaglio, le spese per il personale hanno riportato un calo a 84,7 milioni (-2,6% a/a), mentre gli altri costi operativi sono leggermente cresciuti a 53,1 milioni (+1,9%). In quest’ultima voce sono inclusi oneri di sistema per 4,4 milioni rispetto ai 3,8 milioni contabilizzati nel periodo di confronto.
Dopo avere contabilizzato maggiori rettifiche su crediti per 26,9 milioni (-42,1% a/a), il risultato netto di gestione si è attestato a 36 milioni (+86,5% annuo).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 23,5 milioni contro i 13,6 milioni del periodo di confronto.
Dal lato patrimoniale, a fine giugno gli impieghi sono rimasti incrementati a 13,4 miliardi (+2,9%), grazie a maggiori crediti verso banche mentre rimangono stabili rispetto a fine 2018 i crediti verso la clientela a 12,1 miliardi.
In progresso del 2,9% a 12,7 miliardi anche la raccolta totale, al cui interno quella da clientela sale a 9,6 miliardi (+3,8% rispetto al 31 dicembre 2018).pro
Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine giugno il Cet1 si è fissato al 18,80% (17,98% al 31 dicembre 2018).