Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto lo 0,4 per cento, facendo peggio del Ftse Mib (-0,1%), ma meglio del corrispondente indice europeo (-0,6%).
Negativo il dato sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona, mentre in mattinata gli indici preliminari di agosto relativi all’attività manifatturiera e terziaria dei principali Paesi europei hanno evidenziato valori superiori alle attese, pur confermando la debolezza del comparto manifatturiero.
Sono stati diffusi i verbali dell’ultima riunione della Bce di fine luglio che hanno descritto un rallentamento economico più duraturo del previsto, che rende necessario un pacchetto di nuove misure per stimolare la ripresa nell’euro zona.
Infine, lo spread Btp-Bund si è attestato a 199 punti base con il rendimento del decennale italiano risalito all’1,35% in scia ai governativi europei, mentre sono proseguite le consultazioni del Presidente della Repubblica volte a valutare la possibilità di una nuova maggioranza.
Venendo al comparto Utility e Rinnovabili, deboli acquisti sulle Big, con Terna a +0,4% ed Hera a +0,3 per cento.
Gli analisti di Banca IMI hanno confermato il giudizio ‘Buy’ e alzato il target price a 4,4 euro da 3,8 euro. I broker hanno tenuto in considerazione gli effetti del recente accordo con Ascopiave (jv EstEnergy), a seguito del quale la società guidata da Stefano Venier è pronta ad espandere la propria base clienti superando i 3 milioni di utenti serviti.
Snam ha terminato la seduta invariata. Il consorzio TAP, di cui Snam è azionista al 20%, starebbe studiando la possibilità di raddoppiare la capacità del gasdotto, da 10 a 20 miliardi di metri cubi all’anno. Gli azionisti del gasdotto avrebbero iniziato la fase di test di mercato per capire se esiste un interesse tra gli operatori sufficiente per il raddoppio della capacità.
In flessione Enel (-0,5%) che ha annunciato il nuovo country manager in Romania, Carlo Pignoloni, che sostituisce Georgios Stassis.
Italgas ha chiuso in coda cedendo l’1,6 per cento.
Frazionali movimenti tra le Mid, con Falck Renewables a +0,4% e Ascopiave a -0,9 per cento.
Tra le Small, spicca Biancamano (+2,3%) che rimbalza rispetto alla seduta precedente (-3,1%).