Il Ftse Italia Banche chiude la settimana in rialzo del 0,8%, in linea con il Ftse Mib (+0,7%) e sovraperformando l’omologo europeo (-1,3%).
I mercati internazionali hanno vissuto l’ottava in attesa dell’intervento di Jerome Powell al forum di Jackson Hole, che si è tenuto venerdì e da cui ci si aspettava indicazioni circa il taglio dei tassi di interesse.
Settimana volatile e influenzata dalle dinamiche legata alla crisi di Governo. Il premieri Giuseppe Conte, dopo l’intervento al Senato dello scorso martedì, ha rassegnato le dimissioni ponendo fine al Governo Giallo-Verde.
Nei giorni successivi hanno avuto luogo le consultazioni tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i partiti, per cercare un esecutivo che possa approvare la finanziaria.
Al momento le consultazioni non hanno portato a nessun esito e Mattarella, giovedì scorso, ha deciso di concedere tempo fino a martedì ai partiti per cercare di formare un nuovo governo.
In questo contesto lo Spread Btp-Bund si riduce sotto i 200 pb fissandosi in area 197 pb.
Ne beneficano i titoli bancari, tra i quali si mettono in evidenza Banco Bpm (+3,1%) e Banca Popolare di Sondrio (+3,3%).
Denaro su tutti gli altri titoli del Ftse Mib, tra i quali si mettono in luce Ubi (+1%), Mediobanca (+1,9%) e Intesa Sanpaolo (+1,1%)
Chiude in terreno negativo Unicredit (-0,8%) che sta valutando la cessione di Utp per un valore lordo di un miliardo, mentre chiude sottotono Bper (-0,8%).
Nelle Mid Cap, acqusiti anche su Creval (+2,2%) e Credem (+2,5%)
Tra le Small Cap, è arrivato l’ok da parte della Bce sul piano di salvataggio di Carige, che rimane sempre sospesa dalle negoziazioni. Lunedì sera la banca ligure ha inoltre convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 20 settembre per deliberare sull’aumento di capitale necessario per l’esecuzione del piano di salvataggio.