Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana in rialzo del 2,9%, sovraperformando il Ftse Mib (+0,7%) e l’omologo europeo (+1,9%).
Settimana vissuta in attesa dell’intervento di Jerome Powell al forum di Jackson Hole, che si è tenuto venerdì e da cui ci si aspettava indicazioni circa il taglio dei tassi di interesse.
Intanto, a livello europeo, i membri del board direttivo della Bce “hanno concordato con la reintroduzione di un orientamento accomodante alla forward guidance sui tassi d’interesse” per affrontare la fase di rallentamento dell’economia in corso nella eurozona. Lo si legge in un verbale della riunione di politica monetaria dello scorso 25 luglio.
Settimana volatile e influenzata dalle dinamiche legata alla crisi di Governo. Il premier Giuseppe Conte, dopo l’intervento al Senato dello scorso martedì, ha rassegnato le dimissioni ponendo fine al Governo Giallo-Verde.
Nei giorni successivi hanno avuto luogo le consultazioni tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i partiti, per cercare un esecutivo che possa approvare la finanziaria.
Al momento le consultazioni non hanno portato a nessun esito e Mattarella, giovedì scorso, ha deciso di concedere tempo fino a martedì ai partiti per cercare di formare un nuovo governo.
In questo contesto lo Spread Btp-Bund si riduce sotto i 200 pb fissandosi in area 197 pb.
Ne beneficano i titoli bancari e titoli dell’asset management, con Fineco che si è messa in evidenza segnando un +3,7%.
Positivi anche gli altri titoli del risparmio gestito con Aziumt (+2,3%), Anima (+3,7%), Banca Mediolanum (+2,9%) e Banca Generali (+2,2%).
Tutti positivi gli altri titoli del listino principale, con Exor (+3,0%), Poste Italiane (1,8%) e Nexi (+0,3%).
Tra le Mid Cap, acquisti anche su Cerved(+1,6%) mentre prevalgono le vendite su doValue (-2,8%) e Banca Farmafactoring (-2,1%).