Aquafil – Utile dimezzato a 10,7 milioni nel 1H 2019

Aquafil ha chiuso il primo semestre del 2019 registrando ricavi in calo dell’1,6% su base annua a 286,7 milioni.

Su base organica, ossia al netto del contributo della società O’Mara Incorporated acquisita il 31 maggio, la riduzione del fatturato sarebbe risultata del 2,6 per cento.

Nel dettaglio, tali ricavi sono riconducibili per il 74,3% alla linea BCF (fibre per tappeti), per il 18,6% alla linea NTF (fibre per abbigliamento) e per il restante 8% alla divisione polimeri.

A livello geografico, il peso della regione Emea continua a essere preponderante, pari al 61,6% del giro d’affari complessivo, seppur in calo rispetto al pari dato 2018 (66,9%).

In crescita invece i ricavi provenienti dal Nord America, aumentati al 21,6% del totale (16,5% nell’1H 2018), mentre è rimasta stabile la quota di fatturato derivante dall’Asia e dall’Oceania (16,6%).

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è diminuito del 13,1% a 39,1 milioni, con una marginalità scesa al 13,6% (-180 basis point). Al netto dell’applicazione dell’IFRS 16 e del contributo di O’Mara Incorporated, la riduzione è stata del 28,4% a 35 milioni.

Tale decremento risulta riconducibile per 3 milioni a costi connessi all’avviamento di un impianto dedito al recupero di tappeti a fine vita, per 2,5 milioni a maggiori costi di logistica e dazi e per ulteriori 2 milioni al minor grado di utilizzo degli impianti nell’area Emea, complice il rallentamento della relativa domanda di riferimento.

In contrazione anche l’Ebit adjusted che si è ridotto del 30% a 22,3 milioni, con un ros sceso al 7,8% (-310 basis point).

Aquafil ha dunque archiviato i primi sei mesi del 2019 con un utile netto di 10,7 milioni, quasi dimezzato rispetto ai 19,6 milioni del pari periodo 2018.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta al 30 giugno 2019 a 263,5 milioni, nettamente superiore ai 157,3 milioni di fine dicembre 2018.

Tale incremento è riconducibile per 29,7 milioni all’applicazione del suddetto IFRS 16 e per 36,6 milioni all’esborso per l’acquisizione di O’Mara Incorporated, al netto dei quali l’indebitamento si attesta a 197,2 milioni.

Inoltre, ulteriori 22,8 milioni sono riconducibili all’incremento del capitale circolante netto e 12,3 milioni al pagamento di dividendi.