Banche (+1,6%) – Partenza tonica per Intesa SP (+1,9%) e Ubi (+2,1%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dell’1,6% e in linea all’omologo europeo (+1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze si dicono disponibili a proseguire i negoziati.

Sul fronte italiano, oggi c’è la scadenza del termine concesso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai partiti per cercare di arrivare alla formazione di un nuovo Governo ed evitare il ritorno anticipato alle urne. Il capo dello Stato darà poi avvio a una nuova tornata di consultazioni fino a domani prima di prendere una decisione.

In particolare, sono il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che stanno tentando un dialogo per vedere se riescono a trovare una linea comune.

In questo contesto, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile in area 200 pb (fonte Mts Markets), sostenendo il comparto bancario.

Gli acquisti premiano tutti i titoli del Ftse Mib, a partire da Intesa Sanpaolo (+1,9%), che ha recentemente siglato un accordo con Prelios sugli Utp, e Ubi (+2,1%), concentrata sul de-risking e sul possibile riassetto del comparto assicurativo.

Sul Mid Cap bene Mps (+1,2%), che prosegue con il de-risking, e Credem (+1,4%), mentre frenano Creval (-0,5%) e Popolare Sondrio (-0,8%).

Tra le Small Cap, è arrivato l’ok da parte della Bce sul piano di salvataggio di Carige, che rimane sempre sospesa dalle negoziazioni. Nei giorni scorsi la banca ligure ha poi convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 20 settembre per deliberare sull’aumento di capitale da 700 milioni necessario per l’esecuzione del piano di salvataggio.