Continua la collaborazione tra la multiutility bolognese e la PMI innovativa Energy Way, realtà specializzata nello sviluppo di soluzioni e modelli matematici per l’ottimizzazione e l’efficientamento dei processi industriali.
Collaborazione che aveva preso avvio con l’accordo di cooperazione siglato nel 2017.
Nel dettaglio, il nuovo progetto interessa il depuratore delle acque reflue urbane di Modena, che è stato dotato di un sistema all’avanguardia, unico in Italia, che utilizza la logica predittiva per contenere ulteriormente i consumi energetici e migliorare la qualità dell’acqua in uscita.
Il progetto realizzato sul depuratore modenese, che è già stato oggetto di importanti interventi di efficientamento energetico negli anni precedenti, ha visto la creazione di un sistema capace di controllare il processo di ossidazione, che è la fase fondamentale del ciclo di depurazione, prevedendo anticipatamente i fabbisogni delle attività dell’impianto.
Questi, infatti, variano secondo la portata dell’acqua e della concentrazione di sostanze inquinanti organiche presenti nei reflui che si apprestano a essere depurati.
La regolazione preventiva del processo rappresenta un’importante evoluzione di questi sistemi, poiché permette di ottimizzare i consumi di energia e di migliorare la qualità dell’acqua in uscita, abbattendo ulteriormente rispetto ai limiti di legge la concentrazione di sostanze che vi sono presenti, come l’azoto.
Il progetto – che in futuro potrà essere esteso ad altri impianti del gruppo – sarà presentato il prossimo 3 settembre a Copenaghen, nell’ambito del convegno WaterMatex organizzato dall’International Water Association (IWA), al quale parteciperanno esperti da tutto il Mondo.