Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,8% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (-0,2%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+1,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,5%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze si dicono disponibili a proseguire i negoziati.
Sul fronte italiano, ieri è scaduto il termine concesso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai partiti per cercare di arrivare alla formazione di un nuovo Governo ed evitare il ritorno anticipato alle urne. Il capo dello Stato ha dato poi avvio a una nuova tornata di consultazioni fino a oggi prima di prendere una decisione.
In particolare, sono il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che stanno tentando un dialogo per vedere se riescono a trovare una linea comune.
La giornata tonica del settore creditizio si è riflessa in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si mettono in luce Fineco (+2,3%) sul Ftse Mib e Banca Generali (+1,1%) sul Mid Cap.
Sul listino principale acquisti su Nexi (+0,6%), con la società che ha integrato la propria piattaforma di bonifici istantanei con TIPS.
Tra le Mid Cap, scatta Banca Ifis (+3,9%), che sta dialogando con Credito Fondiario per una possibile partnership. Frenano ancora Cerved (0,0%) e doValue (-0,2%).
Tra le Small Cap ritraccia Banca Intermobiliare (-2%), con Banca d’Italia che nei giorni scorsi ha confermato i requisiti patrimoniali mini da rispettare nel continuo.