Dalla lettura dei dati consolidati preliminari emerge che nel primo semestre 2019 Garofalo Health Care ha realizzato ricavi pari a 92,9 milioni, in crescita del 15,7% su base annua.
Un andamento ottenuto grazie al contributo della componente organica (+1,0%) e della componente M&A (+14,7%, attribuibile alle acquisizioni del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, perfezionata a febbraio 2019, e di Ospedali Privati Riuniti di Bologna, perfezionata a maggio 2019).
L’Operating Ebitda Adjusted, rettificato dei costi straordinari per le acquisizioni del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, di Ospedali Privati Riuniti di Bologna e delle ulteriori quote di minoranza di Casa di Cura Prof. Nobili, per complessivi 0,6 milioni, è salito del 19,9% a 19,3 milioni.
Un incremento riconducibile sia alla componente organica (+3,3%) che alla componente M&A (+16,6%), relativa alle acquisizioni del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, perfezionata il 5 febbraio 2019, e di Ospedali Privati Riuniti, perfezionata il 6 maggio 2019.
Al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto cifra in 42,4 milioni, a fronte della liquidità netta pari a 47,3 milioni registrata al 31 dicembre 2018.
Tale valore, comprensivo dell’effetto dell’IFRS 16 per circa 10 milioni, evidenzia un aumento di circa 49 milioni rispetto al valore di fine marzo 2019 (liquidità netta per 6,6 milioni).
Un variazione attribuibile a esborsi relativi a operazioni di M&A (75 milioni), al progetto di ampliamento del Gruppo Fides relativo all’operazione cd. “ex-Scuola” a Genova (0,9 milioni), alla variazione di perimetro conseguente all’ingresso nel Gruppo GHC dallo scorso maggio di Ospedali Privati Riuniti di Bologna (la cui liquidità netta ammontava a 16,4 milioni), all’applicazione dell’IFRS 16 (0,4 milioni), alla generazione di cassa del gruppo GHC del secondo trimestre (10,1 milioni).