All’interno di un quadro grafico ancora negativo nel medio periodo, lo scorso 16 agosto le quotazioni dei titoli del gruppo produttori di tubi e fornitore di servizi per il settore Oil&Gas hanno avviato un movimento ascendente sulla tenuta del fondamentale supporto statico posizionato a 9,062 euro, spingendosi a ridosso dell’importante resistenza statica posta a 10,12 euro.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa barriera potrebbe così permettere ai corsi delle azioni Tenaris di rafforzare l’attuale trend rialzista di breve periodo, con possibile accelerazione fino alla successiva resistenza statica posizionabile a 10,405 euro.
Nell’ipotesi di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca potrebbero poi proseguire la corsa con un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 10,73 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 11,05 euro.
L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 9,81 euro, al contrario, potrebbe implicare una nuova discesa dei corsi delle azioni Tenaris verso il successivo supporto individuabile a 9,596 euro a seguito del deterioramento del quadro grafico di breve periodo.
Nel caso di rottura al ribasso di questo livello le quotazioni dei titoli del gruppo italo-argentino potrebbero scivolare verso gli obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 9,36 euro prima e a quota 9,062 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Tenaris è pari al +5% (-28,3% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 13,92 euro, con un potenziale rialzista del 40,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 9,91 euro
+11,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,05 euro;
+8,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,73 euro;
+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,405 euro;
+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,12 euro;
-1,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,81 euro;
-3,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,596 euro;
-5,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,36 euro;
-8,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,062 euro.