Scatta qualche realizzo sul comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 16:00 il Ftse Italia Banche cede lo 0,7 per cento.
Negli scorsi giorni il settore creditizio ha guadagnato il 4% grazie al progressivo calo dello spread da 200 pb a 165 pb (adesso risalito sopra i 170 pb, fonte Mts Markets), in scia prima alle attese e poi alla conferma della possibile nascita di un Governo sostenuto da PD e 5 Stelle e guidato dal premier uscente Giuseppe Conte.
Quest’ultimo, che ieri ha ricevuto l’incarico dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sta tenendo le consultazioni per arrivare a definire un programma e scegliere la squadra dei ministri prima di ottenere la fiducia del Parlamento.
Entrambi i partiti che dovrebbero sostenere l’esecutivo hanno le loro idee che vogliono inserire, con Luigi Di Maio, leader dei pentastellati, che ha fissato alcuni punti imprescindibili (inclusa la riforma della banche con la separazione di quelle commerciali da quelle di investimento), richiamando l’ipotesi di ritorno alle urne in caso contrario.
Parziali prese di beneficio su tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-0,6% a 2 euro), Ubi (-1,4% a 2,35 euro), Mediobanca (-0,4% a 9,0e euro), Banco Bpm (-1,9% a 1,86 euro), Bper (-0,4% a 3,24 euro) e UniCredit (-0,2% a 10,15 euro).
Sul Mid Cap bene ma in rallentamento Mps (+0,9% a 1,54 euro), mentre frenano Creval (-1,9% a 0,0585 euro), Credem (-0,5% a 4,79 euro) e Popolare Sondrio (-1,4% a 1,72 euro).