Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,6% e facendo meglio dell’analogo europeo (+1%), beneficiando dell’ottima seduta del comparto bancario (+2,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,9%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze si dicono disponibili a proseguire i negoziati.
Sul fronte italiano, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito al premier uscente, Giuseppe Conte, l’incarico di formare un nuovo Governo, sostenuto da 5 Stelle e PD. Conte ha poi avviato le consultazioni per definire il programma e la squadra dei ministri.
La seduta brillante del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, incluse Azimut (+3,1%) e Fineco (+2,4%) sul Ftse Mib e Banca Generali (+1,2%) sul Mid Cap.
Sul listino principale risale Nexi (+0,9%), con la società che ha integrato la propria piattaforma di bonifici istantanei con TIPS.
Tra le Mid Cap ancora denaro su Banca Ifis (+2,9%), che sta dialogando con Credito Fondiario per una possibile partnership. Ok Cerved (+1%), mentre tenta un recupero doValue (+1,2%).
Tra le Small Cap tornano gli acquisti su Banca Intermobiliare (+1%), con Banca d’Italia che nei giorni scorsi ha confermato i requisiti patrimoniali mini da rispettare nel continuo.