Intorno alle 12:40 Atlantia svetta fra le società del Ftse Mib (+1,1%) con un rialzo del 3,2% a 22,88 euro.
Il gruppo che controlla Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma resta al centro dell’attenzione in questi giorni per quanto riguarda due fronti, la questione Alitalia e il futuro della concessione autostradale.
Con riferimento al salvataggio del vettore italiano, è probabile che l’attuale termine per la presentazione delle offerte vincolanti, fissato per il 15 settembre, venga posticipato, ritardando l’intera operazione. Ricordiamo che sabato è saltato il vertice negli Stati Uniti con Delta e Fs, originariamente programmato per definire l’accordo di investimento nella Nuova Alitalia. Inoltre, secondo indiscrezioni, la decisione di rinviare la scadenza del 15 settembre troverebbe l’approvazione delle forze politiche che dovrebbero governare nei prossimi mesi.
Il cambio di governo implica inoltre un possibile cambio di scenario anche sul tema delle concessioni autostradali. Venerdì Di Maio ha inserito la revoca della concessione ad Aspi fra i punti chiave del programma dei 5 Stelle, ma secondo quanto riportato dalla carta stampata il PD sarebbe contrario a questa ipotesi, ritenuta troppo rischiosa, e opterebbe invece per una revisione.
Le incertezze su questi temi potrebbero accompagnare il titolo anche nelle prossime sedute, dopo la volatilità degli ultimi giorni. Da inizio 2019 Atlantia evidenzia comunque un rialzo superiore al 26%, a fronte del 18% del Ftse Mib.
I giudizi degli analisti sul titolo raccolti da Bloomberg evidenziano 11 buy, 9 hold e 1 sell, con un target price (fra i 17 esperti che hanno aggiornato la valutazione negli ultimi 3 mesi) di 25,86 euro.