Brunello Cucinelli ha chiuso il primo semestre del 2019 registrando ricavi in crescita dell’8,1% a cambi correnti a 291,4 milioni (a cambi costanti l’incremento è risultato del 7,2%).
Le vendite sono infatti aumentate sia sul mercato domestico (+1,1% a rappresentare il 15,2% del giro d’affari complessivo) sia sui mercati internazionali (+9,5%).
Nel dettaglio, hanno segnato un forte incremento il mercato europeo (+9,7% con una quota salita al 31,7% del fatturato totale), il mercato Nordamericano (+9% e peso del 32,3%) e la Cina (+15,9% al 9,9% del totale).
Sotto il profilo distributivo, la società ha registrato una crescita di tutti i canali, in primis il retail monomarca (+12%), seguito dal multimarca wholesale (+6,5%) e dal monomarca wholesale normalizzato (+1,7%).
Positiva inoltre anche la raccolta ordini per le collezioni Primavera Estate 2020.
A livello operativo, l’Ebitda è aumentato dai 46,2 milioni dell’1H 2018 a 79,2 milioni nei primi sei mesi del 2019, con una marginalità cresciuta double digit al 27,2 per cento.
Tale variazione è riconducibile per 29,3 milioni all’applicazione dell’IFRS 16, al netto del quale la crescita dell’Ebitda sarebbe risultata del 7,9% a 49,9 milioni, con una marginalità stabile al 17,1%.
In progresso anche l’Ebit, cresciuto del 13,8% a 39,1 milioni, con un ros del 13,4% (+70 basis point) mentre ante IFRS 16 l’Ebit sarebbe risultato di 35,9 milioni, con un aumento del 4,4% e una marginalità in leggera diminuzione rispetto al pari periodo 2018.
Il gruppo ha quindi archiviato i primi sei mesi del 2019 con un utile netto in contrazione a 25,3 milioni dai 26,1 milioni del dato 2018, scontando il peggioramento della gestione finanziaria e un maggiore tax rate.
Dal lato patrimoniale sono stati effettuati investimenti per 18,8 milioni, 12,9 milioni dei quali aventi natura commerciale, mentre i restanti 5,9 milioni sono stati destinati alla produzione, alla logistica e all’IT digital, nell’ottica del mantenimento della contemporaneità dell’azienda.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 ammonta pertanto a 436,4 milioni, in forte crescita rispetto ai 14,5 milioni di fine dicembre 2018. Tale variazione è riconducibile per 389,8 milioni all’applicazione del suddetto IFRS 16.
Infine, alla luce dei risultati conseguiti, il management ha confermato le proprie stime di crescita dei ricavi a un tasso annuo dell’8% nel 2019 accompagnato da un incremento più che proporzionale dell’Ebitda margin.