Utility (0,0%) – Italgas (-1,2%) in coda alle Big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici chiude invariato, avvicinandosi al corrispondente indice europeo di riferimento (+0,1%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-0,2%).

I principali listini europei chiudono in territorio negativo, frenati dall’andamento di Wall Street, orfana di notizie positive sul commercio dopo l’entrata in vigore degli ultimi dazi reciproci fra Usa e Cina. Le due superpotenze infatti non hanno ancora trovato un accordo sulla data in cui riprendere le trattative, nonostante i buoni propositi della scorsa settimana.

In Italia, riflettori puntati sul voto dei 5 Stelle tramite la piattaforma Rousseau, per dare il via libera al governo con il PD guidato da Conte. Acquisti sull’obbligazionario domestico, con il rendimento del Btp decennale in calo allo 0,91% e lo spread in diminuzione a 161 punti base.

Nel comparto Utility e Rinnovabili, tra le Big ha fatto meglio Terna in rialzo di mezzo punto percentuale.

Su Enel (0,0%) gli analisti di Berenberg hanno tagliato la raccomandazione a ‘hold’ da ‘buy’ ma hanno alzato il target price a 6,7 euro da 6,3.

Dal prossimo 23 settembre il colosso elettrico italiano entrerà a far parte dello Stoxx Europe 50.

Snam (-0,2%) ha realizzato e aperto ad Artena (Roma) il primo distributore di CNG (gas naturale compresso) in esecuzione dei contratti sottoscritti con Enerpetroli, società attiva nella distribuzione carburanti in Centro Italia.

In coda Italgas che cede l’1,2 per cento.

Fra le Mid, acquisti su Erg (+1,5%), vendite invece su Iren (-1,1%).

Tra le Small, ha fatto meglio Alerion Clean Power (1,5%), seguita da Acsm Agam (+0,8%).

A luglio 2019, secondo le rilevazioni di Terna, la domanda di elettricità in Italia è stata di 31,4 miliardi di kWh, in crescita del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2018.

La produzione nazionale netta (28 miliardi di kWh) è cresciuta del 6,7% rispetto a luglio 2018 ed era composta per il 41% da fonti energetiche rinnovabili (11.606GWh) ed il restante 59% da fonte termica.