Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici chiude in progresso dell’1,1%, sovraperformando il corrispondente indice europeo di riferimento (+0,9%) e il Ftse Mib (+0,6%).
Senza il faro Wall Street, chiusa per festività, i listini del Vecchio Continente chiudono in rialzo. Ciò, nonostante l’entrata in vigore dei nuovi dazi fra Usa e Cina, nell’attesa di nuovi incontri da fissare nel mese in corso. Riflettori sulla Brexit e sui tentativi di risoluzione della crisi politica italiana, mentre l’agenda macro ha evidenziato nuovamente le difficoltà del settore manifatturiero europeo.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 167 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,97 per cento.
Nel comparto Utility e Rinnovabili, tra le Big ha fatto meglio Enel (+1,3%), seguita da Terna (+0,9%).
Fra le Mid, Erg ha guadagnato l’1,1 per cento.
Ascopiave (+0,1%) tra il 26 e il 30 agosto 2019 ha acquistato 175.500 azioni, per un controvalore complessivo di 697.838,00 euro.
Tra le Small, acquisti su TerniEnergia (+2,2%).
A fine luglio il gruppo ha riportato un indebitamento finanziario netto pari a 61,7 milioni, in lieve aumento rispetto ai 61,3 milioni del mese precedente.
Segue Acsm Agam che ha guadagnato l’1,4 per cento.