Carige – Bce e Bankitalia potrebbero forzare l’approvazione della ricapitalizzazione

A poco più di due settimane dall’assemblea di Carige che dovrebbe approvare la ricapitalizzazione dell’istituto, convocata per il 20 settembre, non è ancora nota la posizione del principale azionista, la famiglia Malacalza, che controlla il 27,55 per cento.

E proprio dall’assenso della finanziaria dell’imprenditore piacentino passa il via libera dell’assemblea all’aumento di capitale da 700 milioni, più 200 milioni relativi all’emissione di un bond, che costituisce il presupposto per il salvataggio della banca.

Il timore è che il principale socio dell’istituto decida di non votare a favore della ricapitalizzazione, date le caratteristiche fortemente diluitive dell’operazione, o che si astenga, come avvenuto nella precedente assemblea, di fatto bloccando l’operazione.

In questo caso, secondo quanto riportato da fonti di stampa, la Bce e la Banca d’Italia potrebbero decidere di convocare “d’imperio” un’altra assemblea e congelare i diritti di voto di Malacalza, per garantire la stabilità finanziaria e la tutela degli altri azionisti, approvando l’aumento di capitale.

Una soluzione che potrebbe aprire una battaglia giudiziaria da parte della famiglia Malacalza.