IEG – Un semestre nel segno della crescita e ottime prospettive sul futuro

“Siamo molto soddisfatti dei risultati del semestre, la nostra strategia ci sta premiando e stiamo raggiungendo degli obiettivi anche superiori a quelli fissati nel nostro piano industriale”. Così Carlo Costa, Cfo di Italian Exhibition Group, nel commentare la semestrale diffusa il 27 agosto scorso, che ha evidenziato ricavi in aumento del 29,3% a 99,9 milioni.

Una crescita dei volumi, sottolinea il direttore finanziario, “dovuta in parte ad un allargamento del perimetro, che ci aspettavamo ed era naturale che ci fosse dopo le acquisizioni effettuate, ma anche ad un importante sviluppo organico, sia nel business più consolidato sia nelle nuove attività acquisite”. Inoltre, rimarca Costa, “è interessante da un punto di vista complessivo notare come tutte le aree di business abbiano registrato una crescita”. La variazione dei volumi dovuta ad effetti di calendario è nulla, poiché le componenti positive e negative si sono bilanciate.

Nel dettaglio, il “core business” del Gruppo, costituito dall’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche, ha rappresentato nel semestre il 53,7% del fatturato complessivo, con ricavi per 53,6 milioni e in aumento del 6,6% rispetto all’esercizio precedente. Nel complesso, i numeri testimoniano la capacità di IEG di riempire le fiere di contenuti di interesse e generare soddisfazione per i visitatori e per gli espositori.

La linea di business degli Eventi Congressuali, che pesa per il 7,6% sui ricavi consolidati, ha messo a segno un incremento del 26% a 7,6 milioni, mentre i ricavi da Servizi correlati, quali allestimenti, ristorazione e pulizie (35,2% del totale dei ricavi) mostrano un sostanziale raddoppio rispetto al primo semestre dell’anno precedente (+97,8% a 35,2).

La strategia di crescita per linee esterne adottata da IEG ha permesso di ampliare l’offerta, vendendo non solo spazi ma pure servizi, valorizzando l’intera catena del business. “Questo era l’obiettivo strategico delle acquisizioni”, rimarca il Cfo, “e ora lavoreremo per integrare ancora meglio le società acquisite e renderle ancora più efficienti”.

“L’area di business relativa ai servizi correlati”, spiega Costa, “è quella in cui si è avuta la maggior crescita dovuta a cambiamento di perimetro. I ricavi di tale divisione sono passati da 17,8 a 35,2 milioni, con circa 15,2 milioni imputabili a variazioni di perimetro, ma bisogna sottolineare anche gli oltre 2,1 milioni di crescita organica (+12,1%). Questo sviluppo a doppia cifra in termini omogenei è un segnale molto positivo, significa che la nostra strategia, improntata a fornire pacchetti più completi, sta funzionando”.

L’incremento del fatturato non è il solo aspetto positivo emerso dai risultati del semestre. Infatti, anche Ebitda ed Ebit sono cresciuti rispettivamente da 17 a 26,6 milioni (+56%, di cui 1,9 milioni positivi relativi all’impatto IFRS 16) e da 11,8 a 17,7 milioni (+50%).

“Siamo riusciti a trasformare l’aumento dei volumi in uno strumento di efficientamento della società, abbiamo una crescita della marginalità superiore a quella dei volumi. Ciò significa che le economie di scala stanno funzionando e questo è un altro elemento di soddisfazione”.

Tra i risultati positivi citati da Costa, c’è pure “la sempre buona generazione di cassa, uno dei nostri punti di forza e degli strumenti che ci permetteranno di procedere nei nostri piani”. Inoltre, prosegue il Cfo, “la nostra posizione finanziaria netta ‘monetaria’ al 30 giugno 2019, al netto degli effetti di computazione contabile (put option, mark-to-market dei derivati o IFRS16), evidenzia lo stesso debito registrato al 30 giugno 2018”.

Questo significa che “oltre a fare gli investimenti ordinari, pagare gli oneri finanziari e i dividendi, abbiamo già pagato anche gli esborsi di cassa connessi alle acquisizioni realizzate nel secondo semestre 2018. Inoltre, a causa della ciclicità del nostro business, siamo indebitati d’estate e molto più liquidi d’inverno, quindi al 30 giugno abbiamo il picco massimo di indebitamento”.

I risultati del semestre confermano le capacità di IEG nel concretizzare i progetti di sviluppo e di integrazione e si sommano alla significativa crescita già registrata a fine 2018 (+22% sull’anno precedente). Ma anche le prospettive per il secondo semestre del 2019 sono solide in quanto, come spiega Costa, “il nostro business ci consente una buona visibilità per i mesi futuri”.

“Abbiamo un sistema di vendite che ci porta a raccogliere gradualmente gli ordini e riusciamo a valutare con diversi mesi di anticipo dove andremo a collocarci sui singoli eventi”, aggiunge il Cfo. “Ad oggi abbiamo già tutti gli elementi per affermare che il secondo semestre sarà un altro periodo di soddisfazione, perché le principali fiere sono già vendute o in fase molto avanzata di vendita, in anticipo rispetto all’anno scorso”.

Questo grazie anche al lancio di nuovi prodotti, come una nuova manifestazione sul mondo dell’accumulazione e dell’energia elettrica, oltre alla capacità di organizzare eventi sia nei quartieri fieristici del gruppo sia in altre location di interesse.

Inoltre, dichiara ancora il direttore finanziario, “abbiamo già una buona visibilità sui principali eventi del primo trimestre del 2020, visibilità che ci garantisce una certa serenità anche per i primi tre mesi dell’esercizio successivo”.

Un altro vantaggio del settore, illustrato da Costa, è rappresentato dal fatto che “gli effetti dei rallentamenti economici si manifestano con un certo ritardo”. Questo, combinato con l’ampia visibilità sulle vendite, “ci permette di porre in atto anticipatamente le operazioni necessarie per salvaguardare i margini, tamponando un eventuale rallentamento dei ricavi e risultando meno esposti alle oscillazioni della situazione economica nazionale”.

Anche questo è un elemento che consente di avere “un feeling veramente positivo sui risultati a lungo termine” e rende il management “confidente di poter soddisfare le attese degli analisti”. Il tutto, nel pieno rispetto delle linee guida delineate nel piano industriale approvato nel dicembre del 2017 e successivamente aggiornata per l’Ipo. “La strategia non cambia, stiamo ottenendo risultati che ci confortano e continuiamo a lavorare su dossier di M&A, per continuare a crescere in termini di volumi e marginalità”.