Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,7% e “battendo” l’analogo europeo (+0,1%), beneficiando della giornata positiva del comparto bancario (+2,2%) e facendo meglio del Ftse Mib (+1%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati.
Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte ha prestato giuramento, insediandosi ufficialmente. Ora il nuovo esecutivo lavorerà alla manovra 2020, che dovrà essere pronta ad ottobre.
La seduta pimpante del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, a partire da Fineco (+2,7%) sul Ftse Mib, sostenuta anche dal buon dato sulla raccolta netta di agosto.
Bene Exor (+2,7%), supportata dalla buona semestrale evidenziata e dall’andamento delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap continua la rimonta di Banca Ifis (+2,5%), che sta dialogando con Credito Fondiario per una possibile partnership e che ha rafforzato la squadra manageriale. Ancora acquisti su Cerved (+1,8%), che sta valutando opzioni strategiche per Cerved Credit Management, mentre recupera doValue (+4,6%).
Tra le Small Cap ritraccia Banca Intermobiliare (-2,4%), con Banca d’Italia che nei giorni scorsi ha confermato i requisiti patrimoniali mini da rispettare nel continuo, mentre prosegue la risalita di Banca Sistema (+2,4%).