Mercati Usa – Avvio poco sopra la parità, Dow Jones a +0,1%

Partenza positiva a Wall Street con l’attenzione degli investitori rivolta verso le prossime mosse delle banche centrali. Dopo pochi minuti di scambi, Nasdaq e S&P 500 guadagnano lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1 per cento.

Le banche centrali tornano sotto i riflettori in un contesto in cui lo scontro sui dazi tra le due principali economie mondiali getta ombre sull’outlook della crescita globale, in attesa della ripresa dei negoziati commerciali tra Washington e Pechino il prossimo mese.

Venerdì il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha alimentato ulteriormente le aspettative di un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, dato per scontato nel meeting del Fomc della prossima settimana.

Powell ha dichiarato che l’outlook dell’economia americana è rimasto positivo nonostante i significativi rischi derivanti da un indebolimento della crescita globale e dall’incertezza commerciale, ribadendo che l’istituto di Washington continuerà ad agire in modo appropriato per sostenere la crescita Usa.

Giovedì, invece, si riunirà il consiglio direttivo della Banca centrale europea, con gli operatori che si attendono l’introduzione di un nuovo pacchetto di stimoli.

Poco mosso intanto il biglietto verde nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollari a 1,105 e il dollaro/yen in area 107. Si rafforza la sterlina, mentre il premier britannico proverà a convocare per la seconda volta elezioni anticipate dopo che il parlamento ha approvato una legge per evitare una Brexit senza accordo.

Johnson intende infatti mantenere la propria promessa di portare fuori il Regno Unito dall’Europa entro il 31 ottobre andando nuovamente al voto, ipotesi che appare però poco probabile non avendo il supporto necessario.

Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 62,4 dollari e il Wti (+1,8%) a 57,5 dollari, con la nomina del principe Abdulaziz bin Salman come nuovo ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita che sembra rafforzare l’accordo stretto tra Opec e altri produttori per tagliare l’offerta.

Prosegue infine il recupero dei rendimenti dei Treasury su tutta la lunghezza della curva, con il tasso sul decennale risalito di circa 6 punti base all’1,62% e quello sul biennale di circa 3 punti base all’1,57 per cento.