Cembre ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi consolidati in crescita del 4,9% a 76,9 milioni.
Il fatturato ha beneficiato dell’acquisizione di IKUMA, consolidata da maggio 2018, che ha contribuito per 4 milioni nel periodo e per 1,4 milioni nei mesi di maggio e giugno 2018. A parità di perimetro il fatturato consolidato mostrerebbe un incremento dell’1,5 per cento.
A livello geografico, lo sviluppo delle vendite estere a 46,1 milioni (+9,9%) è riuscito a compensare la flessione dell’1,8% rilevata in Italia.
Nella gestione operativa l’Ebitda adjusted, ante oneri non ricorrenti, è aumentato dell’8,5% a 20,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita al 27,2% (+90 basis point).
Minore invece l’incremento a livello di Ebit adjusted, cresciuto dell’1,6% a 16,2 milioni con il relativo margine passato al 21% (-70 basis point) a causa dei maggiori ammortamenti, in parte connessi all’introduzione dell’IFRS 16.
Il periodo si è chiuso con un utile netto pari a 12,4 milioni, in crescita del 5,8% rispetto al pari periodo del 2018 sul quale avevano pesato oneri non ricorrenti per 0,4 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno il gruppo presenta un indebitamento finanziario netto di 4,7 milioni rispetto alla liquidità netta per 7,5 milioni rilevata a fine 2018.
Una dinamica su cui incide l’introduzione dell’IFRS 16 che ha comportato l’iscrizione di maggiori debiti per 6,3 milioni, al netto dei quali la posizione finanziaria netta risulterebbe positiva per 1,6 milioni.