Altra mattinata di segni meno sul settore Utility e Rinnovabili, che vede tutte le Big in coda al Ftse Mib.
Un effetto della rotazione dei portafogli dal comparto dei servizi pubblici a quello bancario, in atto da alcuni giorni, in considerazione di attese su misure di politica monetaria meno espansive rispetto a quelle annunciate dalla Bce a sostegno dell’economia dell’Eurozona.
Misure espansive meno aggressive che, da un lato vanno ad appesantire il comparto utility, noto per l’elevato ricorso all’indebitamento e che gioverebbe di tassi bassi, dall’altro invece beneficerebbero i bilanci del settore bancario.
Le aspettative degli operatori circa l’esito della riunione della Bce in programma domani pertanto sono molto alte.
Dubbi circa l’entità del pacchetto di misure espansive nascono dal dibattito tra i banchieri centrali delle nazioni dell’area mediterranea, che spingono verso politiche monetarie più aggressive, e i governatori degli istituti centrali degli stati del nord Europa, che invece frenano ritenendo l’attuale stato dell’Eurozona non ancora in stato di recessione.
Intanto in Borsa, intorno alle 13.15, fanalini di coda sono Italgas (-1,60%), Hera (-1,1%), A2A (-1%), Enel e Snam (-0,8%), a fronte dell’indice Ftse Italia Servizi Pubblici in calo dello 0,8%, che muovono in controtendenza rispetto al Ftse Mib, in rialzo dello 0,3 per cento.