Pomeriggio di acquisti sostenuti per il comparto utility e rinnovabili, con le Big tra le migliori del Ftse Mib.
Un andamento in scia all’annuncio del pacchetto messo a punto dalla Banca Centrale per contrastare il rallentamento dell’economia nella zona euro.
Il mix di misure prevede il taglio il 10 punti base a -0,50% per il tasso sui depositi, con il tasso di rifinanziamento principale fermo allo 0% e quello di rifinanziamento marginale allo 0,25 per cento.
A ciò si aggiunge la ripresa del Quantitave Easing, con l’acquisto mensile di 20 miliardi di titoli a partire dal prossimo 1° novembre. Un dato tuttavia inferiore alle previsioni che si attendevano a 30 miliardi.
Il tutto ha impresso un’accelerazione alla riduzione dello spread Btp-Bund, ora sotto soglia 150 punti base a 140 bp, con il governativo italiano a dieci anni a +0,88%, in calo di 11 centesimi rispetto alla chiusura di ieri.
Ne beneficia pertanto il comparto Utility, noto per l’elevato ricorso all’indebitamento che, intorno alle 15.30, vede Enel a +2,9%, Terna a +2,3%, Italgas a +1,8%, Snam ed Hera a +1,6% e A2A a +1,5%, a fronte del Ftse Mib in frazionale rialzo dello 0,7 per cento.