Carige – Si punta sull’appoggio dei piccoli soci

A otto giorni dall’assemblea straordinaria di Carige del prossimo 20 settembre, resta una grande incertezza sugli esiti dell’operazione. La struttura del rafforzamento patrimoniale da 900 milioni, di cui 700 milioni tramite aumento di capitale, è definita e ha ricevuto il via libera da parte delle autorità di controllo.

Ora però tutto è nelle mani degli azionisti e della loro propensione a partecipare all’assise che dovrà dare il via libera all’operazione e che richiede una partecipazione di almeno il 20% del capitale per raggiungere il quorum costitutivo.

Una quota che i commissari e gli advisor puntano a ottenere grazie alla partecipazione degli azionisti di minoranza, che hanno in mano una quota di capitale complessiva del 42 per cento.

Per incentivare la loro partecipazione, l’operazione prevede un bonus in azioni per un totale pari a circa 10 milioni, che verranno assegnate ai piccoli azionisti sulla base di alcuni criteri, tra cui la partecipazione all’assemblea. Sul sito di Carige si può calcolare a quanti titoli si avrà diritto a seconda di diverse variabili.

Ecco il link per accedere a tale servizio: https://www.gruppocarige.it/grpwps/portal/it/gruppo-carige/governance/assemblee.

Più difficile, invece, un sostegno da parte dell’azionista di maggioranza, la Malacalza Investimenti, che possiede il 27,55% del capitale, che dopo la ricapitalizzazione sarebbe diluito al 2 per cento.

Proprio per migliorare a proprio favore le condizioni dell’operazione, la finanziaria avrebbe cercato di contattare commissari e advisor, ma visti tempi e complessità dell’operazione, i margini di cambiamento dei termini sembrano non possibili.