Comparto bancario brillante a Piazza Affari dopo le decisioni della Bce. Intorno alle 10:45 il Ftse Italia Banche guadagna il 2,3%, dopo il +1,2% messo a segno ieri dopo l’annuncio delle decisioni dell’istituto di Francoforte.
Se da un lato l’Eurotower riduce il tasso di interesse sui depositi di 10 pb a -0,5% per favorire un ampio grado di accomodamento monetario, dall’altro introdurrà un sistema a due livelli per la remunerazione delle riserve, in cui parte delle disponibilità di liquidità in eccesso detenuta dalla banche presso la stessa Bce sarà esentata dal tasso di deposito negativo, mitigandone gli impatti sui bilanci degli istituti di credito.
Inoltre, la Bce ha reso più favorevole le condizioni della nuova operazione di Tltro3, la cui prima asta è fissato per il prossimo 19 settembre.
Inoltre, l’istituto centrale di Francoforte avvierà un nuovo QE a partire dal prossimo 1° novembre a un ritmo di acquisti mensili pari a 20 miliardi, e questo ha fatto scendere lo spread Btp-Bund fino in area 140 pb, sostenendo gli acquisti sul settore creditizio.
In spolvero tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (+2,1% a 2,17 euro), UniCredit (+3,3% a 11,35 euro), Ubi (+2,7% a 2,54 euro), Banco Bpm (+1,7% a 1,95 euro), Bper (+1,7% a 3,58 euro) e Mediobanca (+0,9% a 9,64 euro).
Tra le Mid Cap molto bene Mps (+3,7% a 1,67 euro), seguita da Creval (+2,6% a 0,0671 euro), Popolare Sondrio (+2,1% a 1,83 euro) e Credem (+1,2% a 5,07 euro).