Il Gruppo DigiTouch ha chiuso il primo semestre del 2019 con ricavi operativi per 15,4 milioni, in aumento del 7,6% rispetto ai primi sei mesi del 2018.
L’incremento è da attribuirsi ai contributi delle diverse Business Unit che hanno confermato le previsioni del management pur in un contesto di mercato fortemente competitivo. In particolare, il rallentamento della Unit Advertising, principalmente per la conclusione di alcuni importanti progetti e lo slittamento nell’avvio di nuovi, è stato compensato da una crescita importante della Unit Performance e dall’avvio della divisione Data Services.
L’Ebitda adjusted, al netto di partite straordinarie per 165 mila euro, legate a processi di ottimizzazione aziendale giunti alla fase conclusiva, si attesta a 2,6 milioni, in miglioramento del 21,9% su base annua e con un margine sui ricavi operativi pari al 16,7% (+200 basis point).
In forte crescita anche l’Ebit, incrementatosi del 37% a 822 milioni, grazie anche alla riduzione degli oneri diversi di gestione, nonostante l’accantonamento prudenziale per rischi su crediti per 100 mila euro.
I proventi e oneri finanziari consolidati evidenziano un saldo netto negativo di 212 mila euro rispetto a 160 mila del primo semestre 2018.
L’utile netto del semestre ammonta a 401 mila euro, in crescita del 41% su base tendenziale, mentre il risultato netto di competenza dei soci è positivo per 164 mila euro (285 mila nel periodo di confronto).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 è pari a 3,7 milioni, in aumento rispetto a 1,5 milioni di fine dicembre 2018.
“Siamo contenti oltre che per la prosecuzione della nostra crescita, anche per la capacità di controllo dei costi e l’efficienza ottenuta”, afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente Esecutivo di DigiTouch. “Il Cda ha avviato da qualche mese una serie di riflessioni per rivedere la struttura della governance del Gruppo, in modo da renderla più adeguata alla crescente complessità gestionale e dimensionale e agli obiettivi del Piano Industriale, attraverso l’inserimento di nuove figure professionali e accelerando il processo di managerializzazione delle società operative”.
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