Il Gruppo Hera, con un punteggio di 75 punti, si è attestato al terzo posto in Italia e al 14esimo a livello mondiale nel “Diversity & Inclusion Index” 2019, migliorando ulteriormente la propria posizione (era 22esima nel 2018) e confermandosi inoltre la prima multiutility a livello globale nella classifica.
Hera si conferma così tra le aziende più interessanti, in Italia e nel mondo, per gli investitori che guardano con favore alle realtà impegnate nella tutela della diversità e dell’inclusione.
Il “Diversity & Inclusion Index” è un indice ideato e realizzato dal colosso internazionale dell’informazione finanziaria Refinitiv (nuova denominazione della divisione Financial and Risk di Thomson Reuters), che analizza le performance di oltre 7mila società quotate a livello globale sulla base di molteplici fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) e si focalizza principalmente sull’analisi di quattro aree: diversità, inclusione, sviluppo delle persone e controversie legate all’esposizione sui media.
“La riconferma della nostra presenza tra le migliori 25 aziende a livello mondiale nel “Diversity & Inclusion Index” è il risultato delle tante politiche a cui negli anni abbiamo dato impulso – commenta Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera. I lavoratori sono una delle principali risorse della nostra azienda, per questo continuiamo a investire in progetti per il benessere e lo sviluppo personale e professionale, mantenendo alta l’attenzione all’innovazione e all’inclusione. Perché per il Gruppo Hera anche la diversità è un valore, integrato nella strategia aziendale, e questo riconoscimento ci spinge a rafforzare ancora di più il nostro impegno su questo fronte, con progetti orientati a favorire l’inserimento, l’integrazione e la crescita dei nostri dipendenti.”